Non è possibile raccontare la storia della Biblioteca del Pio Sodalizio dei Piceni prescindendo dalle vicende dell’antica Confraternita della Santa Casa Lauretana della Marca; infatti dal seno della Confraternita la Biblioteca è nata e alle sorti del Sodalizio rimane indissolubilmente legata.
Il breve di papa Urbano VIII del 14 aprile 1633 è solo l’atto formale con il quale si diede l’avvio alla secolare, intensa vicenda del Sodalizio dei Piceni nella città di Roma perché, come avveniva per quasi tutte le confraternite, con l’intervento del pontefice queste ricevevano il sigillo, il riconoscimento ufficiale della esistenza in vita, ma la loro attività era iniziata anni prima.
I marchigiani, numerosi in Roma almeno fin dal XVI secolo, non avevano nella loro regione una città veramente importante dove emigrare ed essendo la comunità più rappresentativa dello Stato pontificio ebbero come naturale approdo Roma, vissuta non come città straniera ma come capitale delle Marche.